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  • 6 giorni fa
Trascrizione
00:00Una sentenza della Corte Suprema del Regno Unito relativa all'Equality Act del 2010 ha
00:10stabilito che la definizione giuridica di donna si basa sul sesso biologico e non su
00:16quanto riportato sul certificato di nascita di una persona. Il pronunciamento si innesta
00:22su una complessa questione giuridica prodotta da un'interpretazione della legge sull'uguaglianza
00:27di genere da parte dei ministri scozzesi, i quali, nell'applicazione della norma in
00:32questione, facevano riferimento non già al sesso biologico ma a quello dichiarato nel certificato
00:38di nascita. La decisione unanime di questa Corte è che i termini donna e sesso, nelle
00:47Equality Act del 2010, si riferiscono a una donna biologica e al sesso biologico, ha affermato
00:53Patrick Stewart-Hodge, vicepresidente della Corte Suprema. Nella sentenza è stato chiarito
00:59che la definizione di sesso contenuta nell'atto prevede un concetto binario, una persona o
01:05è una donna o un uomo. Sebbene il termine biologico non compaia esplicitamente nella
01:11definizione, il significato ordinario di tali parole, chiare e non ambigue, corrisponde alle
01:16caratteristiche biologiche che determinano se un individuo è un uomo o una donna. Fuori dalla
01:23Suprema di Londra hanno festeggiato i comitati che avevano sostenuto il gruppo femminile
01:28scozzese che aveva contestato l'estensione delle piene garanzie delle Equality Act anche
01:34a chi ha cambiato genere.
01:35È storia, è la storia che si sta facendo. La legge era un disastro, era un vero disastro
01:44e lo è da vent'anni, quindi questa legge finalmente si sistema e torna ad affermare
01:49la realtà, ha detto esultante Jenny Wilmot, direttrice dell'organizzazione Scottish Lesbian.

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