https://www.pupia.tv - Bagnai - Aggiornamenti (16.04.25)
La playlist di Alberto Bagnai: https://www.pupia.tv/playlist/Alberto-Bagnai
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NovitàTrascrizione
00:00La prima è un po' quella.
00:30La notizia dell'aumento del tasso di mortalità in Grecia a seguito delle misure imposte dalla Troica che sta facendo un elogio multidimensionale della Spagna. La Spagna è un posto attrattivo per gli italiani, la Spagna gestisce meglio il PNRR eccetera eccetera.
00:52Io penso sempre che è un bene che altri paesi possano prosperare perché naturalmente visto che sono paesi limitrofi e amici dalla loro prosperità e stabilità sociale deriva naturalmente anche in parte la stabilità complessiva politica ed economica dell'area in cui siamo.
01:20Però faccio due riflessioni. La prima riflessione è che nel quadro generale della svalutazione di tutto in cui siamo immersi, con Draghi che svaluta da whatever it takes a do something, con l'euro che svaluta del 25% in dieci anni.
01:44Abbiamo anche svalutato il facciamo come, questo modulo tipico dei giornalisti subalterni alle logiche dei grandi potentati economici che una volta ci proponevano come modello la Germania
02:02e quindi oggi non si azzamano più a farlo perché è del tutto evidente che quel modello è crollato miseramente, ha dimostrato insomma di essere un modello fragile.
02:20Oggi ce lo spiega Draghi, 14 anni fa ve lo spiegavo io e quindi diciamo c'è stata una svalutazione in qualche modo della latitudine.
02:35Siamo scesi dal nord al sud per trovare qualcuno che faccia meglio di noi perché l'obiettivo dei nostri watchdog è quello di, giustamente, di spronarci a fare meglio
02:49e quindi vanno in giro per il mondo a cercare persone che facciano meglio di noi.
02:57Una riflessione sul perché una volta ci parlavano del modello tedesco che aveva anche una sua pregnanza perché insomma sapete il nord ha sempre questa attrazione,
03:08questo fascino austero, questa idea di disciplina, di compattezza del corpo sociale che poi abbiamo visto essere un bene o un male a secondo le due circostanze.
03:22Un'idea sul perché siamo passati da lì ai più mediterranei e spagnoli, loro non sono fatta e non la diffondono perché andrebbe contro la narrazione.
03:35Poi, quindi, prima considerazione su questo tipo di narrazione, guarda un po', una volta dobbiamo fare come la Germania, oggi dobbiamo fare come la Spagna,
03:45ma un po' bene.
03:46La seconda narrazione è, per darmi considerazione, le mie sono considerazioni, le loro sono narrazioni,
03:54la seconda considerazione è che in tutti questi racconti manca un riferimento serio e strutturato agli indicatori macroeconomici
04:07che la stessa Europa ci propone come, la stessa Commissione Europea ci propone come significativi per valutare lo stato di salute di un paese.
04:20Allora, noi abbiamo un contesto in cui in Spagna la disoccupazione è tuttora a due cifre,
04:29quindi, diciamo così, non è neanche poi così strano che mi chiedo tutta questa gente che va in Spagna
04:41che cosa ci vada a fare, visto che apparentemente in Spagna il lavoro non c'è, però magari c'è,
04:49magari sono lavori in un settore informale, non lo so, per esempio non ho alcuna idea delle dimensioni dell'economia informale spagnola.
04:57Questa è una prima osservazione che mi viene, così, sulla base del fatto che veniva detto che tutti i giovani italiani
05:05vanno in Spagna a trovare lavoro, eccetera, eccetera.
05:08La seconda osservazione è che nessuno menziona mai il tema della competitività e del debito estero,
05:17che però dovrebbe essere centrale nella nostra riflessione, perché ormai non è più solo Bagnai,
05:22e nel suo blog, diciamo, di nicchia, che lo dice, ormai l'hanno detto Giavazzi, l'ha detto pure Draghi,
05:29insomma, Draghi in realtà non l'ha detto, l'ha fatto dire Giavazzi, già nel 2015, insomma, la crisi del 2010
05:36era una crisi derivante dal debito estero, ora la Spagna sta a un po' meno del doppio della soglia di debito estero
05:45considerata soglia di allarme dalla Commissione Europea, è vero che non è più al 100% del PIL,
05:52è intorno al 55% del PIL, su una soglia che è il 35%, quindi diciamo, vabbè, gestibile probabilmente,
06:02considerate che l'attacco all'Italia si è scatenato quando l'Italia era al 20% del PIL di debito estero,
06:09noi avevamo però anche un problema di debito pubblico che abbiamo tuttora, ma che alla fine tutti ormai dicono
06:15non essere stato la causa, il problema non erano, diciamo così, i cittadini di un paese indebitati con lo Stato,
06:23il problema erano le banche di un altro paese indebitate con i cittadini del paese in difficoltà,
06:31le banche, perdonatemi, non indebitate, le banche esposte, quindi i cittadini di un paese indebitati loro
06:39con le banche di un altro paese, questo è il contesto. Va tutto bene? Siamo in presenza di un modello da seguire?
06:52Detto in due parole è un modello di crescita, diciamo, a scrocco sostanzialmente, cioè con i soldi degli altri,
07:04cioè questa grossa quantità, questo grosso afflusso di capitali esteri che speriamo, supponiamo,
07:13avranno un loro ritorno, spiega buona parte della prosperità, della spinta sulla crescita, eccetera, eccetera.
07:24Abbiamo anche visto, analizzando la crescita dal lato delle componenti della spesa, che è una crescita
07:35principalmente spiegata da una forte dinamica dei consumi privati e pubblici. Abbiamo anche visto
07:43che questa dinamica dei consumi, in particolare pubblici, non può più essere sostenuta come al tempo
07:51del compianto Zapatero che fece fare un gigantesco botto al suo paese e che era anche all'epoca indicato
07:59come un idolo della sinistra, non so se ve lo ricordate, perché era di sinistra, quindi andava bene.
08:10Questo perché a quell'epoca il debito pubblico era intorno al 50%, adesso invece abbiamo un debito pubblico
08:19che anche in Spagna è sopra il 100%, quindi ci sono due cose che porteranno all'emersione di contraddizioni
08:28in questo modello che viene descritto come assolutamente idiliaco. La prima è che sostenere la crescita
08:42con i consumi pubblici, quindi con la spesa pubblica, potrebbe aggravare il contesto di finanza pubblica.
08:54La seconda è che sostenere la crescita con il capitale estero potrebbe determinare dei problemi di competitività
09:04sotto due profili, la necessità di rimpatriare all'estero i profitti conseguiti dai capitali stranieri
09:11pesa sulla bilancia dei pagamenti e poi abbiamo anche visto che c'è un significativo aumento
09:18del costo del lavoro superiore alla soglia di attenzione della Commissione europea.
09:26Quindi, insomma, quando ascoltiamo panegirici come quelli di questa mattina, fatti da persone
09:36che hanno confessato di aver nascosto delle informazioni rilevanti e che dall'altra parte dimostrano
09:45quotidianamente di non tenere in considerazione, forse per difetto culturale, non sono economisti,
09:53quindi non gli si può chiedere di avere una visione a 360 gradi della salute economica di
10:01un Paese. Comunque, di non considerare altre informazioni rilevanti, il mio consiglio è
10:07di tenerle da parte e di aspettare per vedere se resisteranno alla usura del tempo.
10:19E potremmo essere sorpresi, cioè potremmo scoprire che, contrariamente a quanto abbiamo
10:25visto succedere finora, magari ogni tanto qualche analisi proposta da questi media orientati
10:34si rivela corretta, potrebbe essere una rondine che non fa primavera o potrebbe essere l'inizio
10:42di una inversione di tendenza, perché magari, magari, chissà, non possiamo neanche escludere
10:51che alcune linee editoriali cambino, non possiamo neanche escludere che le persone crescendo imparino,
10:59oppure potremmo basarci, come spesso si fa, nel prevedere il futuro sull'esperienza
11:11del passato, nel qual caso, se poi le nostre previsioni fossero corrette, dovremmo concludere
11:22che da un track record non irrilevante di previsioni sbagliate deriva una ulteriore previsione
11:33sbagliata. Quale potrebbe essere il test che ci metterebbe di fronte rapidamente a una verifica
11:44di questo tipo? Ma il test potrebbe essere una crisi finanziaria che non è lo storno del mercato azionario
11:53che abbiamo visto nei giorni scorsi. L'idea secondo cui Biden era lucido e Trump era matto
12:06e quindi, essendo matto, scatenerà una crisi finanziaria è un'idea un pochino favolistica.
12:13Non penso che la crisi finanziaria arriverà quando se la aspettano i piddini per potersene
12:19andare a alimentare in televisione. Non penso neanche che sia finito il periodo delle crisi
12:26finanziarie. Non penso neanche che le istituzioni preposte alla gestione dei mercati, alla loro
12:32stabilità, siano in grado di evitare completamente episodi di questo tipo. Però, volendo, possono gestirli
12:41sicuramente meglio, hanno un bagaglio di esperienze. Insomma, la situazione è tuttora
12:46aperta. Intanto, le variabili da osservare sono il debito estero degli amici spagnoli e anche
12:55che cosa sta facendo questo di fronte a me. Ma, ecco, questo secondo problema è diventato
13:02irrilevante perché l'ho superato e vi saluto. Buona giornata a tutti.