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  • 13/04/2025
Abbiamo incontrato Julio Cesar (guarda l'intervista completa sul nostro canale YouTube) nell’headquarter di Milano di DAZN. Qui ha fatto tappa il trofeo del Mondiale per Club Fifa 2025, che sarà trasmesso tutto gratuitamente dalla piattaforma. L'ex portiere dell'Inter ha raccontato la sua mezza stagione trascorsa al Chievo Verona, in attesa di passare ai nerazzurri.

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Sport
Trascrizione
00:00Tu, prima di arrivare all'Inter, la prima tappa italiana è il Chievo-Verona, ok?
00:06Che ricordo hai di quel periodo passato comunque a non giocare perché poi alla fine non hai giocato una partita?
00:12Allora, cerco di fare veloce.
00:19Il mio contratto finisce con Flamengo, dicembre 2004.
00:22L'Inter dopo la Coppa America, che avevo vinto insieme a Adriano, la Coppa America quando abbiamo battuto l'Argentina in finale,
00:33forse l'Inter mi ha visto lì, mi ha guardato e ha dispertato questa...
00:38Sì, sì, ha capito che c'erano delle qualità, insomma.
00:42Mi chiama Adri e dice guarda c'è il mio allenatore che te lo vuole, Roberto Mancini.
00:47Ah, va bene, parliamo.
00:50Chiudo con l'Inter lì, Marco Branca, direttore sportivo, era finestra di gennaio.
00:57Sai che in Brasile la stagione va da gennaio, febbraio fino a dicembre, metà dicembre.
01:04E qua in Europa si divide in due anni.
01:07E Marco Branca mi ha detto Giulio, vuoi venire in Italia?
01:09Subito, ti parcheggiamo nella squadra, così impari già italiano, arrivi da noi già parlando un po' italiano, capendo un po' il nostro calcio.
01:20Un po' più sveglio, no?
01:22O vuole rimanere ancora al Flamengo lì, ti lasciamo lì al Flamengo sei mesi e dopo vieni da noi a luglio.
01:29Ho detto, no, voglio andare in Italia.
01:31Però non sapevo che andavo, venivo in Italia e sai, ha successo con me che quando sono arrivato a Chievo, non partecipavo tanto con la prima squadra.
01:46Io pensavo, ma perché, no?
01:49Volevo sentirmi parte della squadra, proprio andare in partita, no?
01:53Non giocare da titolare, però giocare il posto con Luca Marcheggiani, con Sergio, che era il secondo portiere.
02:02Perché c'era lo spazio di estracomunitario l'Inter che era già pieno, io non avevo passaporto estracomunitario.
02:09E allora chiamo a Mauri per fare la traduzione, l'attaccante.
02:15Giovanni Sartori era direttore sportivo.
02:17E vado lì da lui e dico, guarda, ama farà la traduzione perché non parlo bene italiano, bla bla bla.
02:24Io volevo fare parte della squadra, no?
02:26E lui subito ha detto, Giulio, ma guarda, noi non volevamo tu qui.
02:32Si può dire così in italiano?
02:33No, non ci volevamo qui perché stiamo facendo un favore all'Inter.
02:39E lì ho cominciato a capire bene.
02:41Ho detto, cazzo, 300 partite in Serie A con Flamengo, campione della Coppa America.
02:47Mi sono trovato, con tutto rispetto a giocare con la primavera di Chievo, no?
02:50E lì la forza mentale ha cominciato a dire, guarda Giulio, la tua squadra è l'Inter.
02:56Anche Susanna, mia moglie, ha detto, guarda, non ci pensare al Chievo.
03:00Lì mi sono messo a lavorare, a lavorare, a lavorare perché volevo arrivare.
03:04Però una curiosità bella anche, perché vedendo che non partecipavo tanto e che ero bravo con i piedi,
03:10e quando mancavano dei giocatori che erano infortunati, Mario Beretta mi chiedeva di giocare fuori.
03:16Perché ero bravo.
03:18Certo.
03:20E andava bene, facevo bene.
03:23E un bel giorno, Marco Branca, dopo cinque anni,
03:27ero già diventato olio César, stavo facendo bene con l'Inter,
03:31ero a prendere un cappuccino in albergo e mi dice, guarda, ti devo raccontare un episodio che è successo con te,
03:37quando ero a Chievo.
03:39Dopo cinque anni, ha detto, sì, dimmi.
03:42No, sai che quando ti abbiamo preso, ti abbiamo parcheggiato lì a Chievo,
03:46però giorno sì, giorno no,
03:48facevamo la chiamata per capire bene com'era il nostro portiere.
03:53E lui chiama Giovanni Sartori, che è già volo, e dice, ma guarda com'è il nostro portiere.
03:58E Giovanni lo risponde così, guarda, come trequartista è un fenomeno,
04:02però come portiere lo sappiamo perché non abbiamo fatto giocare ancora.
04:07E lui, dopo che mi ha detto questo, mi sono messo a ridere,
04:10perché io andavo bene, veramente, giocavo bene.
04:12E ho detto, guarda, come trequartista è un fenomeno,
04:14ma sei sicuro che avete preso un portiere o un numero dieci?

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