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CortometraggiTrascrizione
00:00Un altro decennio di relazioni tra il vetro di Murano e la Biennale di Venezia.
00:08Prosegue, alle stanze del vetro sull'isola di San Giorgio, il racconto di questa storia affascinante
00:13che, nel secondo capitolo, si concentra sul periodo 1932-1942.
00:19Il curatore Marino Baroviera.
00:21Nelle sei biennali precedenti il vetro era messo un po' a caso, un po' tra una sala e l'altra,
00:26in teche improvvisate. Invece nel 1932 è stato fatto il padiglione Venezia e il padiglione Venezia
00:31ha accolto tutte le vetrerie muranesi e quindi è stata una vetrina privilegiata per i muranesi.
00:38Quindi c'è stata una ricerca, un'evoluzione, un voler produrre sempre qualcosa di meglio.
00:44Fintanto che c'è stata la Biennale e chiude nel 1972 purtroppo, i muranesi hanno dato il massimo
00:50per poter dire qualcosa di nuovo.
00:52La Biennale, con il suo fervore artistico e il respiro internazionale, negli anni 30 diventa
00:57una proficua occasione di confronto per le vetererie e il mondo del vetro artistico in generale,
01:02con la complicità anche di un grande architetto.
01:05Ho tenuto Carlo Scarpa come personaggio chiave di questo periodo perché dal 1932 al 1942
01:11lavora Carlo Scarpa alla Venini e lì lui prova a far tutto. Prova perché era un curioso,
01:17era un genio, sperimentatore, guardava la materia, guardava la tecnica, guardava le forme,
01:23guardava tutto quello che si poteva guardare e che era innovativo, era assolutamente diverso
01:27da quello che era stato fatto in precedenza. E poi su queste basi create da Scarpa anche
01:32tutti gli altri si sono allineati.
01:34In un allestimento che riesce ancora una volta ad essere interessante e attento alla natura
01:38degli oggetti esposti, la mostra ci racconta di come il vetro cambia, diventa più colorato,
01:43più denso e le stanze del vetro si confermano un museo che si prende cura delle sue storie
01:48e le mette in scena con un'eleganza carica di affetto.