Roma, 20 giu. (askanews) - Il mercato italiano della Cybersecurity è in forte sviluppo. Il tasso di crescita media annua è dell'11-12% per un valore che nel 2025 raggiungerà i 2,5 miliardi di euro. Gli attacchi informatici infatti si moltiplichano in maniera consistente: nel 2022 hanno registrato il valore più elevato di sempre e la maggior percentuale di crescita annua: +169% in Italia rispetto al 2021, mentre a livello mondiale la crescita è stata del 21%. Nonostante questo l'Italia è ancora indietro. Partendo da queste evidenze il Centro Studi Tim ha elaborato il white paper 'Cybersecurity Made in Italy' presentato durante l'evento conclusivo della Challenge Tim, che ha premiato le migliori soluzioni innovative in ambito cyber. Uno dei canali attraverso i quali Tim spinge sull'innovazione in un settore che guarda al futuro, come ha spiegato in apertura Elio Schiavo, chief enterprise and innovative solutions officer di Tim, e in cui il gruppo è pronto a cogliere le opportunità dai rischi. Di qui anche la volontà del gruppo di delineare lo stato dell'arte della cybersecurity sottolineata da Eugenio Santagata, chief public affairs and security officer di Tim e amministratore delegato di Telsy: "Abbiamo condotto con molto interesse questo studio per capire qual era lo stato dell'arte della base industriale italiana. Si parla molto di autonomia strategica, si parla molto anche di sovranismo digitale, ma che cosa significa. Tu tutto ciò che questo può significare parte da un dato, chi sa a fare tecnologia e chi la governa e quindi abbiamo voluto capire com'è la situazione, dove stiamo andando, chi fa cosa in Italia, quali sono quelle gemme nascoste anche all'interno del panorama industriale italiano e quindi oggi siamo qui per parlarne e anche per capire se ci sono come crediamo e come credo delle belle novità".Tre in particolare le soluzioni italiane premiate da Tim, Ermes che garantisce la sicurezza dei browser, Pikered che con l'uso dell'Intelligenza artificiale effettua degli attacchi hacker definibili 'etici' per individuare le falle di una rete informatica e Sensoworks per il monitoraggio intelligente di infrastrutture strategiche. Le soluzioni scelte potranno andare ad arricchire i servzi forniti da Tim Enterprise e Telsy e rispondono all'obiettivo di dotarsi di tecnologie innovative e proprietarie perchè questo come ha messo in evidenza il direttore generale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Bruno Frattasi, vuol dire sì sicurezza ma anche sviluppo nell'innovazione e autonomia strategica."Se parliamo di cybersecurity molto ruota intorno alla parola software. Software è un programma che è scritto in un codice che rappresenta la grammatica di questo software e nel momento in cui le regole con cui questa è scritta e lo stile con cui è scritto è contenuto in un server quindi è ospitato a casa nostra, la tecnologia è proprietaria. Altrimenti possiamo avere anche altissime cometenze ma quella tecnologia non sarà prorietaria. Avere una tecnologia proprietaria significa poterla governare. Questi mattoncini messi uno affianco all'altro costituiscono quella casa dell'autonomia strategica su cui il Paese dice di voler andare".
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