Roma, nella Basilica di Santa Sofia la raccolta di beni di prima necessità per i profughi ucraini

  • 2 anni fa
Una vera catena di montaggio umana per aiutare i profughi di guerra, quella che è nata spontaneamente presso la Basilica di Santa Sofia, punto di riferimento a Roma della comunità ucraina. Volontari di tutte le nazionalità, che lavorano incessantemente dalle otto del mattino alle dieci di sera. "Finora abbiamo caricato 11 tir diretti in Ucraina", racconta un giovane ragazzo, trasferitosi in Italia qualche anno fa, ma che a casa ha ancora i parenti e la ragazza minacciati dalle bombe. "Ieri sera all'ultimo non ce l'ho fatta", confessa con un sorriso, "ma se penso alle persone che andremo ad aiutare con queste donazioni la stanchezza non si sente nemmeno". Non mancano volontari romani, come Claudio, che lavorando di sera può trascorrere tutta la giornata al centro e dare una mano. .  .Di Camilla Romana Bruno

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