Ruoppolo Teleacras - Botta, "un'altra botta"

  • 12 anni fa
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( https://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538 ) Teleacras Agrigento del 17 agosto 2012.
Quarta lettera intimidatoria al sindaco di Menfi, Michele Botta, che ipotizza il movente : "ho ricevuto 10milioni di euro di finanziamenti per appalti pubblici".
Ecco il testo :
E lo hanno anche scritto e sottolineato : " ti abbiamo avvertito tante volte". E cosi' si sono firmati, siamo stati sempre noi anche le altre volte, adesso tocca a te. Infatti, nella quarta lettera intimidatoria al sindaco di Menfi, scritta a mano, a differenza delle altre, dopo " ti abbiamo avvertito tante volte" , e' stato scritto anche : "ti prego di lasciare la poltrona di sindaco al piu' presto, perche' non fa per te che sei un ladro, inutile che vai dai Carabinieri, tanto loro possono fare poco, la gente di Menfi ti sorride con l'amaro in bocca, noi di Menfi possiamo eliminarti in qualsiasi momento". Michele Botta ha ricevuto, letto e poi, come le "altre volte", ha bussato alla porta della stazione dei Carabinieri, in via Inico, da Inycon, il nome antico di Menfi, e che adesso battezza la famosa rassegna del vino. In principio fu il 9 novembre del 2010, quando Michele Botta ha ricevuto un messaggio di minacce a casa sua : "o vai via o succedera' qualcosa a te o a qualcuno della tua famiglia". Poi e' stata la volta del 20 gennaio 2011. Al sindaco menfitano e' recapitata un'altra lettera grondante di minacce di morte. Poi, la terza, il 6 marzo del 2011, quando Botta, 67 anni di eta', professione medico, scopre nella cassetta postale un altro invito anonimo a dimettersi dalla carica, condito da toni perentori. Michele Botta commenta : " e' la quarta lettera che ricevo dal 2010. E' regolarmente affrancata, con tanto di falso mittente. Negli ultimi mesi sono arrivati a Menfi finanziamenti per 10 milioni di euro per appalti pubblici. Non vorrei che la mia presenza, simbolo di legalita' e di trasparenza, dia fastidio a qualcuno. Poi lo scorso dicembre ho aderito all' Udc, e combatto da sempre contro la privatizzazione dell'acqua. E' certamente un fatto inquietante. Ma io vado avanti. Non mi sento un eroe, ma non sono nemmeno un codardo. Ed e' mio dovere difendere le Istituzioni e la Democrazia".