Mamma, se mi faccio una canna muoio
  • 6 anni fa
"Mamma, se mi faccio una canna muoio?" E' un brevissimo prontuario in forma di intervista a Nunzio Santalucia, medico tossicologo da anni impegnato nella diffusione della cultura della cannabis terapeutica, e in prima linea in favore di una legislazione aperta anche al consumo ludico di questa sostanza, con alcune precisazioni. In particolare l'intervista mette in luce due aspetti fondamentali: a) la cannabis, in certi pazienti colpiti da certe malattie, può essere utile ad alleviare i problemi e i dolori anche in modo sostanziale. L'uso terapeutico della cannabis dovrebbe essere allargato anche per questo, per favorire una maggiore ricerca e un maggiore controllo sotto il profilo medico. Potendo così valutare, serenamente e scevri da pregiudizi (in un senso o nell'altro) dove l'efficacia è manifesta e dove invece il suo utilizzo potrebbe essere inutile. b) la cannabis, al pari di altre sostanze come l'alcool (anche nelle forme ritenute più blande come il vino o la birra), può causare danni, specialmente se assunta in età adolescenziale, dove il controllo delle emozioni può essere compromesso da un uso massiccio della sostanza (al pari, appunto, da un uso/abuso di alcolici, anche quelli cosiddetti "da tavola"). Dunque l'intervista non vuole in alcun modo incentivare l'uso della cannabis, ma anzi favorire l'informazione mettendo le persone di fronte a scelte che possono portare vantaggi ma anche problemi. Soprattutto, come sottolinea il dottor Santalucia, nella fase adolescenziale, la più sottoposta alla crescita neurologica e alla capacità (o incapacità) di gestire le emozioni. Riprese e montaggio di Saverio Tommasi e Domenico Scarpino.
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