Unione Europea, la presidenza passa alla Grecia ancora in crisi

  • 10 anni fa
La Lituania passa il testimone ad Atene: è iniziata la presidenza ellenica dell’Unione Europea. Con sei anni alle spalle di profonda recessione e sotto assistenza finanziaria dal 2010, la Grecia guarda al nuovo anno come quello della ripresa e del riscatto. ‘‘Sarà una presidenza di speranza’‘ secondo il premier Antonis Samaras ma ad Atene c‘è scetticismo: “Questa presidenza non ha alcun significato per le persone. La gente comune soffre mentre i potenti ne traggono vantaggio’‘, commenta una signora.

Atene è ancora sorvegliata speciale della Troika e per gli economisti potrebbe aver bisogno di un terzo piano di salvataggio, dato che il secondo prestito dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale scadrà ad aprile. ‘‘La Grecia è riuscita a compiere un’impresa economica molto difficile negli ultimi anni. Credo che sarà, tuttavia, estremamente difficile per Atene riuscire a ripagare interamente il suo debito senza che ci sia una sua nuova ristrutturazione.”

La popolazione è esasperata dai piani di austerità con continui sacrifici e tagli a salari e servizi. Il debito pubblico si avvicina al 170% del Pil e la disoccupazione ha superato il 27%. Numeri che incombono come fantasmi sulla stabilità del governo di Samaras e sulla presidenza greca dell’Unione Europea. Il semestre appena iniziato è cruciale con le elezioni per il rinnovo del Parlamento di Bruxelles previste a maggio. Crescita economica, coesione sociale, politiche migratorie e completamento dell’Unione bancaria: sono questi i temi sui quali la Grecia ancora in crisi è chiamata a lavorare nei prossimi sei mesi.

“La Grecia non è nuova nell’esercizio della presidenza dell’Unione Europea, è la quinta volta che assume questo ruolo dal 1979 quando è entrata a far parte della ex Comunità economica europea’‘, spiega Stamatis Giannisis, corrispondente di euronews ad Atene. ‘‘Questa presidenza potrebbe rivelarsi, tuttavia, la più difficile data l’esigua maggioranza parlamentare. Il governo di coalizione greco dovrà fare i conti con una serie di questioni politiche, economiche e sociali complesse e impegnative sia in Europa che ad Atene.”

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